JERVE’ GUSTAVO PALUMBO- ATTINGERE AGLI ARCHIVI DEL TEMPO PER RITROVARE IL “NOUS” DEL NOSTRO TEMPO

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO- ATTINGERE AGLI ARCHIVI DEL TEMPO PER RITROVARE IL “NOUS” DEL NOSTRO TEMPO

Di Serena Caleca

 

 

 

 

Jervé Gustavo Palumbo – “PAPA ALESSANDRO VI E GIULIA FARNESE” – 1° Premio Internazionale delle Arti  Tuscia in Fiore ATS  “Giulia Farnese, fascino e mistero” patrocinato dal Comune di Viterbo

 

 

Dietro i grandi volti della storia, si celano gli istinti e le emozioni degli uomini di tutti i tempi, in un carosello di comportamenti e di pensieri che rimbalzano nello spazio tempo, invariati attraverso i secoli, tali da rappresentare il palcoscenico delle contraddizioni  che compongono il mistero del pensiero umano.

il “Nous”, ossia il genio antropico, il pensiero dell’umanità, vuoi angelico vuoi diabolico alberga nell’intimo dell’uomo e si dibatte in una lotta eterna fra il bene e il male, generando aspro dolore ed estatiche vertigini.

 

E’ questo il tormento che affligge Gustavo Palumbo Jervé, uno scienziato inesausto sul mistero dell”Arte”, uno speleologo dei segreti dell’anima, un missionario ferito dalla sete della verità, tecnico inoltre del disegno e dell’immagine, dati i suoi studi di formazione al Politecnico di Milano in Architettura e Design e ricerche accademiche successive di approfondimento.

Innamorato del dettaglio e dell’analisi, apre sul panorama artistico odierno un varco nuovo, quello dell’introspezione dei soggetti che diventano protagonisti di una ricerca che va oltre il soggetto stesso.

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “MARCO E MATTEO” – POLAROIL – Olio su Tavola Incamottata 61 x 61

 

 

Esploratore insonne, come un falco nella notte si spinge su campi e piani diversi, alla scoperta di una energia inscritta nelle cose…

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “LA SUPERBA” (Particolare) – Olio su tela di lino 40 x 100

 

 

…afferra e  possiede ogni provocazione fino alla consumazione intima, sperimentando tutte le vie di elaborazione del soggetto scelto per trasformare lo stesso in un prodotto finito leggibile e godibile.

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “MARCO E MATTEO” – POLAROIL – (Particolare) Olio su Tavola Incamottata 61 x 61

 

 

Attraversa il campo fotografico con l’occhio di un biologo nella splendida collezione “Polaroil”, dove affonda l’immagine fotografica in uno studio quasi molecolare dell’incarnato trasformandolo in opera pittorica e catturando al contempo la freschezza dell’istantanea, inesausto abbraccia poi la materia stessa facendo esperienza di decorazione e sbalzo superando il limite della superfice bidimensionale per entrare  nello spazio, fino ad una sintesi dove l’opera stessa viene incastonata in cornici gioiello quasi scultoree ispirate ai tesori dell’arte antica in simbiosi con simbolismi contemporanei: un prodotto finito completo che diventa tridimensionale in una narrazione culturale di respiro secolare e attuale al contempo.

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “MASSIMO“- VERBA

 

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “CRISTINA” – VERBA

 

 

 

Nella Collezione “Verba”dedicata invece  al ritratto classico, lo studioso affronta il confine velato tra l’artista esecutore e l’interiorità psichica del soggetto: In una connessione di incredibile profondità e attenzione sensibile, attraverso un percorso di “Introspezione Assistita”, Jervé dialoga con la parte inconscia della persona da ritrarre, superando timori e insicurezze, alternando segreti dell’anima a strati di colore come per tessere un tessuto prezioso. Questa scelta ormai unica al nostro tempo, consacra Jervé fra i grandi ritrattisti della Storia dell’Arte, poichè ripercorre il metodo del ritratto antico, dove il pittore procedeva per successive sedute alla esecuzione delle pose, intessendo un rapporto di conoscenza e osservazione profonde della persona e regalando al mondo, grazie a quell’interazione fra le due anime,  tavole immortali, come la “Dama con l’Ermellino” o “Le Belle Ferroniere”, nelle misteriose dame di Leonardo, o gli indimenticabili volti di Boldini come il “Giuseppe Verdi” o il magnetico “Ritratto di Lina Cavalieri”di inizio secolo, opere affascinanti ed eterne, nate dalla magia dell’incontro e proprio dell’introspezione dell’anima tra il pittore e il modello.

 

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “BOGIO RACHETA“- Trois Crayons – Pastello su carta 33 x 24

 

 

Ma il confronto con la metodologia classica quand’anche trattasi di personaggi storici, non intimorisce affatto l’artista Jervé, Gustavo Palumbo, anzi lo sfida irresistibilmente… lo spazio e le ore si fanno indefiniti, la ricerca entra nel passato ed estrae l’animus di quei volti lontani, per restituirli allo sguardo contemporaneo riportando in luce il dramma, le passioni e le lotte di quelle anime disperse nel tempo.

 

L’immersione immediata nella notte del cosmo, che si percepisce inequivocabile davanti ai volti magnetici subcreati da Palumbo, volutamente incastonati su fondali scuri, come fossero riemersi dalla notte della storia, si dilata come un funambolo che sorvola i secoli, passando dal buio all’ora presente, dai protagonisti del tempo passato alla dimensione ipersensibilizzata e sensoriale dell’uomo moderno, transumando inalterato il bagaglio interconnettivo della specie nei confronti della vita e facendo rivivere personaggi ed eventi  come fossero contemporanei ai nostri giorni, piagati dalla stessa arsura di vita.

 

 

 

Jervé Gustavo Palumbo – “PAPA ALESSANDRO VI E GIULIA FARNESE” (Particolare)- 1° Premio Internazionale delle Arti  Tuscia in Fiore ATS  “Giulia Farnese, fascino e mistero” patrocinato dal Comune di Viterbo

 

 

I suoi personaggi, come detto, affondano l’esistere nel buio del tempo, ma riemergono spettacolarmente prossimi fino a noi come se rigenerati da acque sative e immortali…

Nell”opera 1° Premio Internazionale delle Arti Giulia Farnese – Fascino e Mistero intitolata”GIULIA FARNESE E PAPA ALESSANDRO VI” (Duo) promossa dall’Organizzazione Tuscia in Fiore ATS, sostenuta dal Movimento Arcaista Internazionale, dall’Accademia Arte Moderna Aiam Lecco e con il Patrocinio del Comune di Viterbo, osserviamo l’incredibile restituzione della personalità dei due protagonisti.

Premiato all’unisono dalla Commissione Artistica della manifestazione viterbese riunitasi nello slancio di restituire un volto alla misteriosa “Giulia La Bella”caduto nella dimenticanza e con la motivazione concorde di aver raggiunto la profondità e la maggiore aderenza della narrazione a noi trasmessa sulla leggendaria storia d’amore fra la giovane Farnese e il famoso Papa Alessandro VI Borgia, l’opera di Jervé ridona al mondo l’incorrotta bellezza della protagonista, il pathos tangibile, quasi un fremito che sovrasta la tela, dei due amanti e lo specchio reale dell’uomo, caduto per lei nel vortice della passione.

 

 

 

Iervé Gustavo Palumbo – “PAPA ALESSANDRO VI E GIULIA FARNESE” – 1° Premio Internazionale delle Arti  Tuscia in Fiore ATS  “Giulia Farnese, fascino e mistero” patrocinato dal Comune di Viterbo

 

 

La storia narra di questa ossessione travolgente che non ha risparmiato il ruolo religioso dell’eminente prelato, e come Palumbo suggerisce  con magistrale architettura nel primo piano della composizione, evidenziando quasi i pensieri segreti di Alessandro Borgia, la Corona Papale del Triregno simbolo di potere religioso e temporale, è rappresentata  in uno spazio della scena, poggiata distrattamente sul desco, sorvolata dallo sguardo assente  di entrambi con indifferente distacco, destituita quindi con consumato disincanto, della sua supremazia valoriale, denudata della forza istituzionale conferita alla figura, inesorabilmente secondaria rispetto alla supremazia della donna e dell’atto appena consumato.

Come Adamo ed Eva, nell’ora della cacciata dal Paradiso i due amanti consapevoli, sorvolano ogni condizionamento strutturale imposto dalla loro società, e nudi nella loro libertà di essere solo uomo e donna, rinchiusi nella mandorla del loro folle connubio, affermano il predominio della natura nella carne.

 

 

 

 

Iervé Gustavo Palumbo – “PAPA ALESSANDRO VI E GIULIA FARNESE” – (PARTICOLARE)

 

 

Palumbo, affronta così attraverso il suo studio iconico, la narrazione a volte obsoleta dei personaggi storici tramandataci dalla tradizione e svela mai come ora nell’arte, il volto umano dei grandi personaggi, la “disposizione mentale” comune agli uomini di tutte le epoche, nella loro integra nudità psichica ed emozionale, svelando l’umanità profonda che traspare dal mito, sia nella sua accezione sacra che profana.

 

 

 

 

JERVE’ GUSTAVO PALUMBO – “KHRISTOS” – Olio su Pietra 18 x 18

 

 

Sono dovuti passare diversi secoli per rivelare alla Coscienza Collettiva del nostro spazio tempo, grazie ai padri della psicanalisi, Froid e Jung, lo strato nascosto che si cela nel fondo della psiche dell’uomo, le sue contraddizioni, le pulsioni primarie e inconfessabili, le paure e le compensazioni, i vuoti e le illusioni della nostra specie, nella sua complessa e contraddittoria realtà, per comprendere oggi, tavole d’arte evolute, provocatorie e interrogative come quelle uscite dalla mente e dalle mani di Palumbo.

 

 

 

 

JERVE’  GUSTAVO PALUMBO – “MOTTO FIGURATO” – Olio su tela Alchyd su tavola dorata

 

 

Egli si pone con approccio analitico e in qualche modo metafisico nei confronti del soggetto da rappresentare, come filtro tra il visto e il l’invisibile, usando e interrogando il passato al fine di provocare e snudare il presente.

Illumina attraverso i suoi personaggi gli enigmi della storia e rivela l’eternità indomita dello spirito che si cela nell’intimo dell’uomo, attinge agli archivi del tempo per consegnare il “Nous”, la scintilla dell’intelligenza al nostro tempo mentre straccia la cortina velata del consueto perbenismo che affligge da sempre  la cultura per riconsegnare al linguaggio dell’Arte, la forza respingente e trasformante che le appartiene.

 

L’Opera “PAPA ALESSANDRO VI E GIULIA FARNESE” 1° Premio Internazionale delle Arti “Tuscia in Fiore ATS, vince una Mostra Personale presso la Galleria Accorsi Arte di Venezia di Daniela Accorsi in occasione della 60th Biennale di Venezia e sarà esposta  dal 31 Ottobre al 07 Novembre 2024, in Calle De Forni 2265 – Arsenale Castello – 30126 Venezia

 

 

 

Contatta l’Artista: figliadarte.it@gmail.com – Cell. +39 3458156738

Daniela Finardi Cell. +39 3355340222

accorsiarte@gmail.com

 

 

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Project Details

  • Papa Alessandro VI e Giulia Farnese

  • JERVE' GUSTAVO PALUMBO

  • 2023