LUCE, SOFFIO, PUREZZA…
di Serena Caleca
In silenzio, mi aggiro per le auguste stanze dell’antico palazzo, cui le originarie pavimentazioni intarsiate di marmo peperino, rimandano sommesse la modulazione del mio passo; non sono lì per fare il critico, ma per sentire… gustare… qualcosa che mi faccia rientrare nel mio mondo interiore, mi aiuti a riconnettermi con gli atolli del mio anello cosmico…che non ho mai cercato al di fuori di me ben sapendo che ruotano nel profondo dei miei pensieri…
Mi inoltro nell’osservazione delle opere, incoraggiata dalla sapiente esposizione coreografica, luci soffuse, spaziature, architettura di posizioni. Un tempo da dedicare all’anima. Mi soffermo davanti a ciascuna per coglierne l’eco, la vibrazione profonda,,,è un messaggio che passa da uomo a uomo..da tempo in tempo.
Desidero descrivere i miei pensieri su questo tratto con brevi parole…istanti d’impressioni passando come un anima che si nutre di luce.
GIUSEPPE BUFOLI – La sensibilità dell’archeologo 2017 – gesso, creta cruda, resina e ferro – cm 188 x 80 x 55
“…l’archeologia è quella disciplina che, come l’arte, si nutre della facoltà di saper vedere la vita che pulsa dove non appare, certamente nascosta dietro le spoglie di una materia inerte…”
MATTEO NEGRI – Piano Piano Ghisallo 2017 – ferro zincato e patinato, vetro temperato, pellicola 190 x 170 x 100
“…cercavo la leggerezza, come l’anima dei piccoli sul profilo dei giochi di volo…e m’imbattevo nella scissione di una molecola aprendosi il palazzo della luce…”
ETTORE PINELLI – Rumore Grigio 2017 – olio su tela cm 150 x 200
“…anche io osservo lo scorrere del tempo come se affacciandomi ad una finestra, ponessi un limite fra il mio essere e l’evento, certo, la realtà che vivo è passata, in un attimo fa già parte dei ricordi, per questo nuoto nell’eterno immutabile…”
TIZIANO DORIA – La conversione del sultano/la prova del fuoco – stampa alla gelatina d’argento cm 200 x 200
“…la forza del segno e del gioco prospettico trasmette un emozione che la sola immagine giornalistica non saprebbe dare, così da ascoltare il battito che si avverte provenire da ogni taglio e e riproposta sovrapposizione…”
MARIA TERESA ORTOLEVA – Immaginative structure n° 2 ( The peacock model) 2017 – Stampa digitale su organza di seta (ed.1 di 1 ), ottone e tecnica mista su cartone, dimensioni variabili
“…è un suono che percorre una dimensione elettiva…la mano della donna che conosce l’impalpabile morbidezza della vita che nasce, sola sa attraversare l’ordito e la trama di una fibra che è vita stessa…catturare le ali dei serafini…obbedire all’imperativo genetico della trasmissione della bellezza.”
PATRICK TABARELLI ( F ) 2017 – Inchiostro all’acqua, su carta di cotone intelata – cm 150 x 120
” …l’oggi della metropoli, il giorno dei rapporti di scambio…voglio tuffarmi ilare in questo vortice produttivo che non ha tempo per l’obsoleto, mentre un pugno di secoli osserva il rottamarsi di un intero processo evolutivo, quasi fossimo sulla soglia di una nuova glaciazione…eppure m’immergo positiva in questa risacca e mi lascio andare come onda ed eco…”
MERIS ANGIOLETTI – The Magician (Léon d’Harvey de Saint-Denys) 2017- linoleum, zinco,grafite- cm 75 x 200
“…dalle coltri ancora calde del mattino, scorgo la striscia rosata del primo albeggiare dietro i vetri appannati dalla notte…, un canto materno mi richiama fra le pareti della stanza…è il respiro che si fa ritmo …mentre il mio cuore accetta il giorno, un raggio di luce rinnova per me… l’ “Annunciazione”.
MATTEO RUBBI – Morning song 2017 – Stampa su carta baritata montata su Dibond – cm 75 x 112
“…è difficile pensare alle lamiere dei trasporti, allo stridore dei freni nelle fredde mattine alla stazione, agli sguardi grigi e assonnati, rinchiusi in uno scettico dissenso, povero di prospettive, dissacrato nelle emozioni…eppure lì, la luce passa…all’orizzonte sboccia suprema, pura energia fusa, spinge il cigolare delle rotaie, coglie di soprassalto gli animi assiepati, scorre come soffio di vita sulle aride ossa, mentre sul nulla e sul pianto, riaccende la civiltà nascente…”
SERENA VESTRUCCI – Trucco 2017 – ombretti su tela grezza (tempo di esecuzione, due settimane) cm 200 x 180
18° PREMIO CAIRO
“…albeggia, attendiamo nuovi cieli e nuova terra; dopo il tempo della fede, poi i tempi della carità…oggi siamo la generazione della speranza, colei che quale principessa viziata, satura di giochi e di trastulli, attende in finestra il tempo dell’Amore.
SERENA VESTRUCCI – Trucco 2017 – Particolare
Domani, dinanzi ai cieli senza tramonto, sulla soglia di un mondo nuovo, guardandoci indietro,vedremo lo splendore della terra, una solitaria gemma che ruota nel silenzio dell’universo.”
SERENA VESTRUCCI – Vincitrice 18° Premio Cairo 2017 – Trucco 2017 – Particolare
MANUEL SCANO LARRAZA’BAL – Senza titolo 2017 – Inchiostro e acqua su carta cm 200 x 150
“…circuiti chiusi, i pensieri dell’uomo…un bagaglio di memorie che egli trascina dietro sé sotto il peso della biblioteca del tempo; gli infiniti aneliti alla libertà e la ricerca di un fine, nel buio ultimo del vuoto siderale, hanno mandato per secoli segnali nello spazio…c’è qualcuno nell’universo? Quali potrebbero essere le parole…? L’uomo sperimenta il limite della sua voce nello spazio…”
CRISTIAN FOGAROLLI – Leucotomia – Pietre, oro, acciaio, olio naturale e vetro cm 196 x 30 x 30
“…riflettevo sulla consuetudine cui usiamo pensare che la materia rocciosa sia inerte..ma se io mi trasformassi in una scintilla di energia e ne potessi penetrare la sostanza..scoprirei un altro mondo; attraverserei infinitamente piccola i sedimenti dei secoli…vedrei la vita e le ere, viaggerei nel tempo e giocherei col pulviscolo stellare…sulle ali che lei stessa, la materia, nasconde dietro l’apparenza…”
EL GATO CHIMNEY – Mediterraneo 2017 – Acquerello e tempera su carta cm 120 x 180
“Quanti pensieri difronte quest’opera…con una delicatezza che solo il cuore degli artisti sa raggiungere, ci viene suggerito il tema della fratellanza…nella cui diversità di cultura e di pensiero, tutti siamo in bilico sulla zattera di un era al tramonto. La nostra stessa striscia di terra, da sempre vagheggiata come approdo di naviganti è essa stessa oggi un fratello naufrago, abbarbicata alla più solida Europa come un rametto galleggiante, nelle acque madri di quella grande civiltà, contro la quale tutto il mondo…interdetto…invoca giustizia.
MICHAEL ROTONDI – Lungomare – 2017 – Smalto su lino – cm 190 x 200
“Litorale che conosco…battuto dal vento, sfruttato e lasciato, rivisto e riscoperto…trailer di stagioni e di fughe dal mondo…ti abbiamo aggredito e piegato alle nostre mode, perché la brezza dell’orizzonte da sempre ha ispirato la nostra libidine erettiva ….mentre tu, fermo e immutato, hai conservato nel tuo sommesso abbraccio i poveri lini di nostra madre…come nell’infanzia del mondo…”
CATERINA ERICA SHANTA – Ricordo ciò che ho visto – 2017 – Lettera scritta a mano in formato A4 e fotografia inkjet su carta fotografica opaca, montata su Dibond – cm 75 x 110
“…se gli occhi di una bambina hanno attraversato e visto tutto il male che giace nel profondo del cuore dell’uomo, come potranno librarsi negli spazi incorruttibili dell’arte? Eppure è proprio l’arte che parlando il linguaggio del sentire, scrive la vera storia sulla lettera dei secoli…e ciò che da uomo a uomo, da sguardo a sguardo è possibile trasmettere, è la medicina dell’anima… che esorcizza il dolore.”
LUDOVICO BOMBEN – Pala 21/ Serie di bianchi – Senza titolo 2017 – Corian, oro bianco 10 carati – cm 200 x 123 x 3
” le Accademie umanistiche della filosofia architettonica dell’arte rinascimentale, rivivono in questa pala monumento. Il pensiero che l’uomo potesse innalzarsi attraverso l’uso della squadra e del compasso, rigovernando il disordine naturale, riemerge in quest’opera ridisegnando un ordine prospettico tipicamente contemporaneo alieno da rigidezze formali; emozionante il soffio di leggerezza che si avverte…ampiamente descritto l’anelito cosmico dell’uomo contemporaneo alla ricerca di una rinnovata purezza…”
DIMITRI AGNELLO – Terapia di luce 2017 – Olio su cotone – cm 200 x 170
“…abbiamo chiuso lo sguardo sulla luce vera, quella che è fonte di vita…abbiamo macinato generazioni folgorate dall’abbaglio di una socializzazione strumentale…consegnando alle generazioni, la cultura del buio. Nondimeno, essa…la luce, promana dall’eternità e attraversando incurante gli strati sedimentari del peccato dell’uomo, con la sua sola presenza dona ancora vita e asciuga le valli impantanate della morte….”
PIETRO SPIRITO – 0032 – Olio e spray su tela – cm 130 x 130
“…lo spettro visivo entro il quale ci muoviamo nasconde dimensioni infinite che sfuggono alla forma consueta delle cose cui siamo abituati. Una stessa trama di tessuto ingrandita con l’aiuto delle tecnologie visive, è in grado di tracciare un vissuto…narrare una storia; anche io, tu, tutti, abbiamo lasciato impronte di vita sulle trame dei nostri giorni, gli occhi puntati sui tramonti, le albe sul mare, il desinare e il suono delle stoviglie, i teli di nostra madre, il canto della donna, che tutto unisce…come un ricamo.”
GIULIO ZANET – Scherzo 2017 – Acrilico e smalto su tela, legno dipinto a smalto – cm 200 x 160
“…al contrario di quanto possa apparire, l’impatto ermetico di questa opera visiva, ha molto da raccontare…non raccolgo lo schiaffo provocante dell’espressione…aniconica…con la quale viene presentata, poiché al solo avvicinarmi, essa mi trasmette ordine e armonia. Certo, la varietà immensa dei suoni e dei colori che popolano la terra possono sembrare casualmente anarchici e inspiegabilmente disgregati, al contrario, rispondono a leggi precise e…ricorrenti…di cui, su questo legno terrestre…scorgo evocato lo stesso equilibrio emissivo… e la stessa potenza di vita.”
MONICA MAZZONE – Composizione per movimento unico – 2017 – Alluminio e olio su tavola – cm 187 x 187 x 100
“…se fossi una molecola vagante e solitaria nell’universo, mi metterei a danzare alla ricerca di una striscia di luce, provocata dal mio movimento…e danzando e girando su me stessa chiamerei a gran voce le altre sorelle per unirle al gioco celeste…prima due, poi tre, poi tante, fino a dar vita ad un nuovo mondo, come un unico corpo rotante nello spazio. La forza dell’unione crea agglomerati umani permanenti…così in cielo, come in terra.”
KRISTIAN STURI – In the mood version # 89 – 2017 – Ferro, spray da carrozziere, glitter, vernice 2k, telo oscurante e termico, resina epossidica
“… circuiti soffocanti, al punto di coltivare pensieri di una sana e doverosa ansia da evasione…Sturi è lo spirito buono che intuisce la strada per ricominciare… a guardare le cose, rovesciandone le consuetudini e ripartendo da quel poco che abbiamo tra le mani, per dissacrarlo e comporre una probabile dimensione. Leggerezza, gioco, infanzia, dove anche il Tu ed Io, imbrigliato da fili di metodiche , può essere riproposto…così umile …e così inaspettato…”
Serena Caleca
26 ottobre 2017