Nadia Caleca – “2020” – Olio e acrilico su tela – 50 x 70
Ancora un dono al mondo dell’Arte da parte della nota pittrice Nadia Caleca, oggi ultraottantenne, e con una carriera artistica illuminata e storica alle spalle.
La nota artista, giovane leonessa, pittrice intraprendente fra le strade di Via Margutta, una fra le primissime donne eroine delle avanguardiste esposizioni su strada insieme a Novella Parigini e ai colleghi dei “100 Pittori” nella metà degli anni ’50 e richiesta poi in tutta Italia, con numerose Estemporanee, Mostre e Concorsi collezionati nel tempo con un plauso di pubblico plateale e riconosciuto, riceve il Premio alla Carriera con la partecipazione al I° Premio Internazionale Fiumicino Porto Imperiale 2018 organizzato dalla Pro Loco di Fiumicino e dall’ACIS, Ente Culturale per le Politiche Giovanili, come riconoscimento della sua lunga storia artistica contemporanea.
In quest’opera, dove una protagonista femminile è immagine simbolo dell’umanità intera del periodo storico che stiamo attraversando, e con realistica rappresentazione è coperta da una mascherina simbolo del silenzio che ammutolisce i popoli ma non può nascondere gli occhi specchio dell’anima, si osserva come un messaggio luminoso con cui lei stessa sembra comunicare.
Il messaggio non mente e si rivela nel simbolo floreale posto in primo piano, una fantasia di fiori dai colori vivaci e gioiosi come la vita stessa che sempre rinasce; anche la messaggera appare come un emanazione stessa di quella fertile natura e fa da tramite con l’alto, posta nel mezzo tra il cielo e la terra e fra i due mondi lo spirituale e il terrestre, come un monito di speranza.
Dietro, all’orizzonte si addensano nubi di tempesta e lampi che sorvolano l’atmosfera. E’ l’ora della prova, l’umanità cerca la fuga e volta le spalle alle previste e imminenti sciagure, piegata dal timore e dallo sgomento, che possiamo ravvisare nella celata emozione dello sguardo, ma si affida a quell’intima ispirazione, appoggiandosi alla speranza.
La chiave di lettura dell’opera infatti è all’interno dell’immagine stessa, offrendoci la via d’uscita nel titolo posto in alto sulla tela: 2020.
E’ un ora, un anno, un tempo…tutto è datato, tutto ha un termine. Il tempo come una cura sapiente insegna la forza dell’attesa lasciando dietro le spalle ansie e stagioni, epoche ed errori…
e anche là dentro questo anno ormai famoso e trascritto protagonista di tanta angosciosa oppressione, la nostra scintilla vitale è già in rinascita e già spande i colori della gioia e dei suoi insondabili e trascendentali misteri.