Estate romana e i salotti culturali…
di Serena Caleca
Da quando NINO, nome d’arte di Luciano Vetturini, ha deciso di esporre nelle vie della capitale e precisamente nella frizzante Galleria area Contesa in Via Margutta, gestita dalle sorelle Concetta e Teresa Zurlo, critici e imprenditrici romane, come c’era da immaginarsi, si è acceso il dibattito sulle caratteristiche artistiche che lo contraddistinguono…Eh sì, perché il trascinantissimo NINO, non passa mai inosservato e quando si muove, è capace di creare attorno a sé, un notevole movimento di idee e scambi emozionali…
Infatti, venerdì 28 Giugno, di questa torrida estate 2019, in Galleria, nell’osservare le opere esposte, dai vivi colori contornati e dalle linee sinuose, dai soggetti popolari e ironicamente trasgressivi, gli argomenti messi in campo non potevano che essere infiniti…
Un consiglio di esperti e veterani nel campo della battaglia per l’arte, costituito, dalle direttrici della Galleria Area Contesa, in particolare da Teresa Zurlo, che si occupa della critica artistica di numerosissimi, potremmo dire ormai infiniti autori che espongono nella storica Via Margutta, dal maestro internazionale e storico dell’arte Mario Salvo, dal curatore e critico Marco Antonelli e da me stessa, Serena Caleca, piccolo contributo di una donna che, nata e cresciuta nell’arte, oggi conduce la critica del contemporaneo sul Blog Figliadarte e infine da NINO, che tra gli spunti messi in campo, rettificava giustamente se stesso…si è scambiato sensazioni ed impressioni, tra letture di narrativa e riferimenti alla storia dell’arte, con una vivacità e spessore degni di un salotto letterario dell’Europa dell’ottocento, in particolare insistendo sui personaggi caratteristici illustrati dall’autore.
La grande tela 100 x 100 intitolata “Fragile boys”, ha suscitato lo spunto per ripercorrere gli anni dell’infanzia e adolescenza di NINO, scoprendo un racconto autobiografico celato dietro il soggetto…un amico di giovinezza, frequentato nello stesso bar del paese, i ricordi, le timidezze superate, la realtà di un piccolo borgo…un gioiello di memoria d’arte, che nel racconto di NINO, ad un tratto ci ha scoperti incantati come fanciulli.
Nino – “FRAGILE BOYS” 2018 – Olio su tela – 100 x 100
Infine, dopo la presentazione che avevo attentamente preparato per il mio caro amico artista, si è aperto un dibattito sulla ispirazione stilistica che ispira il suo lavoro..provenendo NINO dalla scuola umbra le cui radici Naif conosciute in tutto il mondo e dal quale il suo tratto nasce ma in modo tutto originale, si discosta, Teresa Zurlo, con la compiaciuta approvazione di tutti, suggerisce l’affiancamento stilistico con il grande Renato Guttuso, di cui le opere di NINO riprendono, il gusto del colore pieno, l’utilizzo congestionato degli spazi e non ultimo la scelta preferenziale dei soggetti di vita tra quelli più veri, che incontriamo ogni giorno.
Le opere di NINO sono scorci di vita italiana nella loro freschezza istantanea sulla semplicità del vivere, una “lauda” per l’incanto dei ricordi, della gioia di una sera, di un buon bicchiere da condividere con il calore di un amico che le ceramiche splendide decorate ad arte di NINO ci fanno ricordare e dell’emozione di quelle sere speciali, perdute negli occhi di una donna da amare.
In Galleria Area Contesa, sarà esposta durante tutta questa estate 2019, la splendida tela ad olio 100 x 100, “Sax and Sex”, che perfettamente interpreta la ricchezza stimolante della suggestione estiva, da gustare con i nostri occhi durante gli orari di apertura della galleria, passeggiando liberi in una di quelle fresche e indimenticabili serate romane.
Nino – “SAX & SEX” – 2019 – Olio su tela 100 x 100
Fotografie di Massimo Mancini e Serena Caleca
Contatta l’artista : figliadarte.it@gmail.com