Questa volta il consueto appuntamento con i medioevalisti e la grande storia medioevale d’italia e d’Europa che si tiene a Gubbio fra numerosi e stimolanti eventi, per l’anno 2023 porta il titolo “Oriente e Occidente – Le frontiere mobili della storia”.
Si intende, secondo la nuova accezione della storiografia moderna, rivalutare l’importanza di questo misterioso e affascinante periodo storico, alla luce del sedimento di sviluppo globale che ha rappresentato nel cammino dei popoli. Crocevia di genti dunque, sedimento di rinascita, punto di rotazione dal quale, linee vettoriali di culture in movimento (vedi le invasioni barbariche che posero fine alla stabilità dell’Impero) furono il fulcro di ripartenza per la nuova civiltà europea dei commerci e dei comuni.
In questo contesto tematico, il gruppo degli artisti proposti da FIGLIADARTE WEB GALLERY, curati dal Critico e Direttore Accademico Serena Caleca, in collaborazione con la storica GALLERIA ACCORSI ARTE TO/VE, presso l’antico Palazzo Pretorio Galleria Lucarelli, affrontano diversi aspetti e interpretazioni affatto consuete.
Apre la sequenza l’artista sardo Salvatore Pani con il suo: “CONTEMPORANEI AL COSPETTO DEI CLASSICI”, in cui egli raffigura i giovani del nostro tempo, che si interrogano dinanzi all’insegnamento dei precursori, della bellezza classica delle culture che ci hanno preceduto e del genio musicale europeo raffigurato dal musicante in primo piano, con in mano il Liuto, tipico strumento musicale del 9° secolo nato in Spagna e diffusosi presto in tutta l’Europa medioevale. E’ interessante notare quanto i giovani d’oggi rivelino un rinnovato interesse per il recupero delle nostre radici culturali.
Salvatore Pani – “CONTEMPORANEI AL COSPETTO DEI CLASSICI” Olio su tela 80 x 100
Segue l’opera di Laura Ranieri che propone una suggestiva immagine di “OTRANTO PORTA D’ORIENTE”…La città come lei stessa racconta, fu teatro di scontri drammatici con gli invasori Ottomani, i quali, per imporre la loro fede, attaccarono e uccisero moltissimi italiani, militari e civili. Otranto resistette impavida in uno degli scontri più noti e dolorosi della storia d’Europa e dello scontro fra Oriente e Occidente.
Laura Ranieri – “OTRANTO PORTA D’ORIENTE” – Acrilico su tela 70 x 50
L’interpretazione di Rosanna Tomasi, artista lombarda, descrive molto bene la ferita della guerra che da sempre affligge e ha afflitto il mondo civile, nonostante gli sforzi della cultura e dei commerci, la sua opera, “VULNUS” è un drammatico scatto sulla traccia di sangue che tante battaglie di un Mediterraneo conteso hanno solcato le nostre terre, mettendo spesso in conflitto Oriente e Occidente sotto la tirannia di politiche invasorie e sanguinarie;
Rosanna Tomasi – “VULNUS” Olio su tavola lignea 50 x 50
Uno sguardo più ironico ma non meno efficace e descrittivo leggiamo nelle opere scrittura di Pietro Lembo.
Lembo affronta temi contemporanei ma con uno sguardo sempre rivolto al nostro “Modus Cogitandi” ossia alle radici mentali che caratterizzano la nostra cultura, ai limiti imposti dalle consuetudini che ci sovrastano e al sistema di prigioni sociali storicamente perpetratesi che occultano la verità spesso in nome del profitto; così presenta “GIOCANDO A MOSCA CIECA”, dove l’immagine del Cristo, punto zero della storia e causa di aspri conflitti ideologici tra i popoli nei secoli, è oggi bendato e reso innocuo da una logica strumentale e di profitto, mentre nella seconda opera “LA CONFESSIONE UN PESCE ROSSO IN FUGA”, l’artista descrive la caduta del valore sacramentale della Chiesa, rappresentato da un confessore assente e da un sistema ormai inefficace che potrebbe paragonare il sacramento della Confessione ad una telefonata a gettone.
Pietro Lembo – “GIOCANDO A MOSCA CIECA” – Olio su tela 80 x 80
Pietro Lembo – “LA CONFESSIONE, UN PESCE ROSSO IN FUGA” Olio su tela 80 x 80
Più decorativo, ma splendido nella sua maestà figurativa, il tema proposto da Paolo Severini nella sua teiera di ottone:”IL THE’ FRA ORIENTE E OCCIDENTE”. “La rotta delle Spezie” ha caratterizzato da sempre il traffico di prodotti speziali dall’Oriente anche estremo al bacino del Mediterraneo, rappresentando per l’Europa mediovale il mercato di destinazione di intensi traffici provenienti dal lontano Oceano Indiano.
Si puo dire che il thè come oggi lo utilizziamo, insieme ad altri prodotti ha caratterizzato il commercio dell’Italia medioevale, in particolare delle Repubbliche Marinare, aprendo la strada a commerci internazionali, primo vero esempio di “Mercato globale”.
Paolo Severini – “IL THE’ FRA ORIENTE E OCCIDENTE” – Olio su tela 60 x 80
Chiude la selezione presentata da FIGLIADARTE l’opera centrale in Semire Bianco di Stefano Zaniboni “DYNAMIS”- La forza del gesto che pone fiducia nel futuro” come spiega l’artista stesso. Dinamismo infatti è proprio il tema centrale del Festival del Medioevo 2023 che suggerisce la forza vettoriale dei flussi di scambi e commerci tra popoli sorti nel Medioevo fra Oriente e Occidente; lotte all’ultimo sangue, guerre di religione, invasioni e conflitti di potere…ma anche scambi internazionali, fusioni di lingue, diffusione di culture, viaggi intercontinentali e principio di una concezione del vivere libera dal dominio degli imperi che ha aperto il varco alla reinterpretazione illuministica dell’uomo moderno, capace di essere unico protagonista della propria civiltà.
Stefano Zaniboni – “DYNAMIS – Le Fontiere mobili della Storia” – Semire Bianco Modellato H. 70
Tutti gli artisti possono essere contattati attraverso il Critico Serena Caleca chiedendo il contatto sulla mail figliadarte.it@gmail.com e presso l’Accademia Internazionale di Arte Moderna AIAM LECCO al n. +39 3458156738
Esposizione Permanente presso ACCORSI ARTE di Torino, Via Fratelli Calandra 9, 10123 Torino