Presto in Biennale di Venezia
di Serena Caleca
Tiziana Tardito – “AL MERCATO” (Catania) – Olio su tela – 120 x 100
In viaggio attraverso regioni e città, dentro l’occhio fotografico di Tiziana Tardito che trasforma con il pennello, immagini di vita quotidiana, in veri scorci d’arte, con l’ausilio di una personalissima tecnica coloristica e un’analisi introspettiva delle consuetudini sociali.
Ci troviamo a Catania, nella Piazza del Mercato, affollata di banchi e di vita popolare, la cura del dettaglio nell’esecuzione, trasporta l’osservatore all’interno della scena, come vi si trovasse fisicamente e ne percepisse odori, suoni e sapori. Le merci e gli spazi fra i tendaggi, il passaggio della folla e la varietà dei prodotti descrivono una realtà produttiva italiana che l’artista ha volutamente evidenziato e da sempre valorizzato nella sua lunga ricerca stilistica a caccia di borghi e scenari di vita reale, laddove anche altri artisti famosi si sono cimentati in questo particolare aspetto della paesaggistica.
Confrontando ad esempio l’opera della Tardito con la famosa tela “La Vucciria” di Renato Guttuso, cogliamo la stessa ansia descrittiva difronte alla ridondante esposizione delle merci, la fagocitata amministrazione degli spazi, dove ogni centimetro obbedisce alle leggi di un economia al limite della sopravvivenza e dell’urgenza produttiva, mentre si discosta dal grande maestro non tanto nella molteplicità dei colori o nel rapporto di saturazione delle campiture, aspetti con i quali invece le due opere hanno molto in comune quanto nella consegna del messaggio emozionale, della cui vibrazione percepiamo frequenze molto diverse.
Renato Guttuso – “LA VUCCIRIA” – 1974 – Olio su tela – 300 x 300
Una dimensione umana e relazionale che non troviamo nella tela del grande Guttuso dove invece percepiamo la natura e il carattere di una terra antica, aspra e violenta, viene evidenziata invece nell’opera di Tiziana Tardito grazie ad una atmosfera di umile ma forte appartenenza alle tradizioni locali; una dolce rassegnazione emerge dal fluido movimento delle forme, dinanzi allo scorrere sempre uguale del tempo, chiuso nelle prigioni di antiche consuetudini, forti ma rassicuranti. Si respira infatti nell’andirivieni della folla di passaggio questo comune sentimento mentre un velo di dolce conformità alle esigenze vitali che accomunano ogni uomo, rendono quest’opera una pagina descrittiva dello spirito trasformato che stiamo attraversando nel nostro tempo storico, evidenziando la differenza epocale e culturale fra le due icone prese a confronto, raggiunta ad oggi, frutto di una grande trasformazione antropologica e sociale.
Tiziana Tardito – “AL MERCATO” – 2020 – Olio Su tela – 120 x 100
Su tutta la scena infine, cala come intervento unico, ” L’Immanenza”, segno caratteristico delle opere della Tardito, elemento raro nel contemporaneo ma che possiamo invece ravvisare nelle scene antiche dei mercati di Jacopo da Ponte, detto il Bassano, interessato a quel genere di soggetti e dove la stessa immanenza permea quasi tutte le sue opere, come del resto in tutto il secolo.
Iacopo da Ponte detto Il Bassano – Mercato del pesce – 1566 – Olio su tela
Tiziana Tardito – “AL MERCATO” – (Particolare)
L’artista ne riprende il concetto classico, riproponendone l’attualità. Un fascio di luce, come un vapore sottile, domina la scena provenendo dall’alto, si spande su tutte le cose, illumina i dettagli, sfuma le asprezze, dona un punto di fuga verso l’infinito, apre il pensiero sul domani, quasi a raggiungere i luoghi più umili e veri della quotidianeità, per indicare all’umanità il varco del suo riscatto, dalla vita nella carne, dove le leggi della sopravvivenza e della convivenza dettano le regole del gioco, fino alla libertà dello spirito che dona il senso assoluto al valore autentico del vivere.
Tiziana Tardito – “AL MERCATO” – (Particolare)
Le opere d’arte “LA VUCCIRIA” di Renato Guttuso e “IL MERCATO DEL PESCE” di Iacopo da Ponte detto “Il Bassano”, sono pubblicate al solo scopo di studio, così come tutte le immagini delle opere degli artisti contemporanei pubblicate in questo blog d’arte.
Contatta l’artista: figliadarte.it@gmail.com
Serena Caleca – Critico e Curatore, Media Webber