Inconscio in movimento…
di Serena Caleca
La personalità di Loretta Meliffi, emerge dal suo rapporto con la tela, già dai primi anni di studio alla scuola del Rivelismo. La pittrice non teme l’audacia del colore né la difficoltà dei soggetti dinamici, anzi li cerca per sperimentare in sé stessa, la sfida con un inconscio in movimento.
Movimento di ricerca, che smuove la spinta interiore e produce altra energia in movimento, forza dinamica che agita interrogativi e passione per il rivelarsi stupefacente degli effetti del colore, in quest’opera: “Cavalieri berberi” realizzata ad olio su tela formato 50 x 70.
Istanti di memoria nel susseguirsi delle pennellate emotive e vibranti, sottolineate a tratti da leggeri colpi di spatola, che sanno conferire ariosità e senso di fuga in mezzo alla forza prorompente del soggetto scelto. Si può dire che le tre coordinate che caratterizzano la personalità pittorica di questa artista sono essenzialmente tre: IMPATTO DINAMICO CON LO SPAZIO – RELAZIONE CROMATICA DEL COLORE – IMPRESSIONISMO FOTOGRAFICO.
Il rapporto con lo spazio sulla tela nella scelta della Meliffi, è infatti audace; l’artista quasi aggredisce il formato come per trasmettere l’ansia di un dialogo con il mondo che non permette mistificazioni. Esigente con se stessa nello studio del colore, raggiunge un’armonia cromatica elevata, che ritorna coerente su tutta la tela,, alternando con garbo i chiari e gli scuri e gli interventi dei toni di contrasto dalle tinte forti, senza manierismo, altresì con libera disposizione e ricerca riuscita dell’effetto.
Il linguaggio scelto per la rappresentazione del soggetto, in questo caso il cavalcare di un drappello di cavalieri berberi, ricorda infine lo studio pittorico sulle “impressioni” ma questa volta con uno sguardo contemporaneo, dove l’impressione ricevuta e riposta nel ricordo, assume i caratteri dello spostamento d’immagine, tipica della tecnica fotografica, che il movimento indifferenziato e dei cavalieri, a stento riesce a fermare nella nitidezza dell’attimo.
Si può definire quindi tale ricerca “impressionismo fotografico” che viene utilizzato sia in fotografia che in pittura con contemporaneo successo nella trasposizione dei ricordi e del rivelarsi alla coscienza, delle emozioni.