Venezia nel cuore…
Interpretazione narrativa di Serena Caleca
Laura Sanetti – ” Riflessi nella mente” – Olio su tela – 50 x 70
“Passeggiavo a Venezia, tra i ponti e la nebbia, assorbita dalle danze dei colombi e delle calli, erano i giorni di Carnevale. La città sembrava come sospesa in un altro mondo in quelle ore, padrona di un altro tempo, quasi fuori dalla storia.
Sfilavano tra le voci ovattate perdute nel luccichio dell’acqua, le infinite maschere leggere…non potevo sapere come, quella stessa sera, la mia vita avrebbe intrapreso una nuova strada…e fu un incontro.
Si staglia ad un tratto una figura di donna nella foschia umida del canale, procede verso di me poi si ferma. E’ dolcemente elegante nel suo abito veneziano di fine ‘800, vibrante il volto di una bellezza fine d’altri tempi, il suo sguardo nasconde una luce d’amore, come se mi conoscesse da sempre...
Mi sento guardata e non comprendo… rifletto sulla potenza celata dietro quel viso, racchiuso dentro una maschera. A poco a poco nuotando in quello sguardo, sento portarmi via la ruggine di cui mi ero rivestita per anni, nascondendomi tra la folla, rassegnata e solitaria, rinchiusa nella mia delusione… e percepisco con un intimo movimento di energia, l’invito a guardarmi dentro.
Scorrono veloci i miei pensieri, tuffati nello scrigno dei ricordi e mi ritrovo ardente di desideri e di speranze custodite…capivo che avevo tanto da dire al mondo, il mio spirito era stato rinchiuso e non potevo spegnere la sua voce, il mio talento nascosto, fuggiva dalle coltri e prendeva libero il primo vento serale.
Mentre la figura si allontanava svanita tra le molte maschere della piazza, sentivo che una parte di me stava rinascendo, e poiché compresi di aver incontrato l’altra me stessa, conobbi la forza d’amore che la vita custodisce e…che non possiamo tradire.”
Il primo impegno del critico artistico è quello di lasciarsi trasportare dall’opera ed entrarvi dentro…ma con discrezione, perché entrare nell’opera vuol dire passare in punta di piedi nei segreti recessi dell’anima a ed illuminare i tesori della conoscenza che sono custoditi dagli artisti con saggezza, dalla notte dei tempi e sono patrimonio dell’umanità.
Serena Caleca