Lo Spirito scorre attraverso i secoli
Paul Cézanne – Viale dei castagni al Jas de Bouffan – 1888
Ogni autore trae la propria ispirazione dai maestri che hanno fatto cultura nel corso dei secoli. E’ facoltà specifica della mente il catturare ed elaborare nozioni ed immagini che filtrano all’interno dell’occhio umano e trasformarle in prodotto di rinnovata discussione.
E’ lo Spirito che passa lasciando dietro la sua scia, gemme di resurrezione.
La mente afferra e sorvola sopra tutte le cose, facendo proprio e mettendo in evidenza quello che manda segnali nelle profondità del cuore, e tutto ciò con inspiegabile silenzio.
Senza tempo, senza secoli, senza limiti geografici, né servono traduzioni di parole.
Desidero aprire oggi una pagina dedicata ai confronti fra epoche,menti e artisti diversi, fra i quali apparentemente non può esistere alcuna correlazione, ma che inspiegabilmente sembrano parlare lo stesso muto linguaggio, solcare gli stessi percorsi….attraversare le profondità degli stessi abissi , nel cuore come nella vita.
Questa arcana dimensione mi appare dinanzi ogni giorno, è davanti a me ogni mattino, quando svegliandomi nella penombra scorgo alle pareti le opere familiari del mio artista consorte, mio marito, Giuliano Desio; ho imparato a confrontarmi con esse ad ogni passaggio di vita, angolo, mezzodì, spazi e chiusure, albe e stagioni, rifiuti e risoluzioni; immutabili segni di uno spirito che convoca, educa, conferma l’eguaglianza degli archetipi umani, quelli che caratterizzano la bontà della nostra specie.
Guardando e riguardando mi accorgo che il suo tratto pittorico un po’ come la propria calligrafia, si manifesta da sempre con espressione decisa e nervosamente materica, sottolineata nel suo parossismo da forti contrasti di colore. Le pennellate sembrano creare degli spazi definiti affiancandosi e sovrapponendosi l’una alle altre in un gioco di contrastato effetto chiaroscurale al fine di far risaltare con forza, luci e ombre; piena adesione al principio impressionista per il quale la pittura vuole essere un mezzo immediato ed efficace per far emergere il ricordo e l’emozione, in evidenza rispetto alla riproduzione realistica. Impossibile non ripensare alla scuola dei grandi impressionisti, Manet, Monet, Sisley, Pissarro e subito ai post – impressionisti, Van Gogh, Cezanne.
GIULIANO DESIO – Taglio trasverso – 2016 – Particolare
Proprio quest’ultimo, la cui caratteristica pittorica si manifesta con evidente corposità materica secondo la tecnica del “lasciare” e non del “togliere” il colore sulla tela, effetto che in molti dei casi dei maestri impressionisti si realizza con spatola o coltello, mi risponde con infallibile aderenza sull’ispirazione primaria della mano artistica di Giuliano Desio.
Paul Cézanne – Zuccheriera, pere e tazza blu- Aix 1865
Cresciuto alla scuola dei maestri contemporanei Rosati Mario e Magnani, presso lo”Studio d’Arte 7″, dove apprendeva l’impostazione prospettica e la forza del colore, caratteristica del primo nonché la suddivisione degli spazi e il divisionismo colorista del secondo, la musa dell’arte spinge Giuliano Desio presto verso una sintesi molto personale che accorpa ed enfatizza entrambe le capacità in un più dolce e sensibile immaginario pittorico ispirato ai sentimenti delle umili dimensioni quotidiane. Le nature morte, gli oggetti della casa, le pareti ombrose diventano infinite fonti d’ispirazione per le sue tele specialmente nel periodo che va dal 1990 al 2016, spazio di vita in cui l’artista gode di una pacata serenità familiare.
Giuliano Desio – Limoni – 2014
Questo impatto fra espressionismo pittorico proprio della sua personalità e armonia familiare da vita ad una serie di splendidi ritagli d’arte, vibranti di corposo rilievo plastico, densi di passione per la bellezza della sua realtà presente. Tutto diventa prezioso, la brocchetta di sempre, il bicchiere dei pennelli, la frutta, alcuni oggetti; ci ritroviamo davanti ai grandi effetti chiaroscurali del povero desco “Il vaso blu” Paul Cézanne (1889 – Parigi)… osservando l’opera di Desio “Desco con calice” (2015 – Roma), dove le fughe prospettiche del piano volutamente distorte, le cromature vagamente irreali ed enfatizzate, intrise di infiniti riverberi, decidono la personalità pittorica e la somiglianza fra i due, che vede il grande impressionista maestro ispiratore dell’artista contemporaneo.
Paul Cézanne – Natura morta con tenda e brocca fiorita – 1895
Paul Cézanne – Il vaso blu – 1889
Giuliano Desio – Desco con calice – 2016 – particolare
Giuliano Desio – Desco con calice – 2016
…all’impatto fortemente materico nervosamente ondeggiante de ” Zuccheriera, pere e tazza blu (1865 – Aix)…il cui spirito rivive ne “Tavolo con peperoncino” ( 2016 – Roma) dell’artista romano.
Paul Cézanne – Zuccheriera, pere e tazza blu – 1865
Giuliano Desio- Tavolo con peperoncino – 2016
Giuliano Desio – Tavolo con peperoncino – particolare
…scorgiamo la caratteristica tecnica del tratto scuro a carboncino che segna e delinea le forme, proprio della scuola di Pissarro e dello stesso Cézanne nel desco del famoso “Amorino di gesso” (1894 – Stoccolma) che rappresenta una costante in Giuliano Desio e che possiamo rintracciare in ” Tavolo da lavoro” ( 2014 – Roma), in “Limoni” ( 2014 Roma), e in quasi tutti i suoi lavori.
Paul Cézanne – Amorino di gesso 1884
Giuliano Desio – Tavolo da lavoro 2014
…evidente il parallelismo cromatico…la scelta della tavolozza…
…mentre con incredibile aderenza stilistica ritroviamo la stessa vibrazione della rifrazione della luce, resa per effetti veloci propria della scuola impressionista, ancora più immediati e forzatamente bordati di scuro, dove vento e natura diventano i soli protagonisti, confrontando “Il viale dei castagni al Jas de Bouffan (188 – Merion, Pennsylvania), con “Giardino del QC Terme” (2017 – Roma Fiumicino) del nostro misteriosamente gemellato autore.
Paul Cézanne – Viale dei castagni
Giuliano Desio – Giardino del QC Terme – Fiumicino 2017 – particolare
Giuliano Desio QC Terme – Fiumicino
Il vero mistero e affascinante diletto di questo e di molti altri paralleli, è che l’artista stesso sembra non esserne consapevole ed io, che ne sono giornaliera testimone, da anni innamorata del linguaggio intrinseco e universale dell’arte, posso affermarlo con certezza.
Giuliano Desio – Giardino del QC Terme – Particolare della firma
Serena Caleca